Che ruolo gioca la prevenzione nelle arteriopatie?

L’arteriopatia periferica è una patologia del sistema circolatorio che si sviluppa generalmente in soggetti di età compresa tra i 55 e i 70 anni, e tende ad aumentare con l’avanzare dell’età. È caratterizzata dalla diminuzione dell’afflusso di sangue (e quindi di ossigeno) agli arti inferiori e, molto più raramente agli arti superiori, e si sviluppa a causa di un’ostruzione o di un restringimento delle arterie. Se non diagnosticata precocemente può evolvere e portare a gravi conseguenze.

Ne abbiamo parlato con la prof.ssa Mariagrazia Bordoni, dottoressa specializzata in chirurgia vascolare presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.

Quali sono i sintomi dell’arteriopatia?

Il termine arteriopatia è molto generico e si riferisce a una malattia che interessa le arterie di qualunque sede nel nostro corpo. È caratterizzata dal deposito di materiali nella parete dei vasi che così riducono il loro calibro fino anche a chiudersi completamente.

Quando questa malattia interessa le arterie degli arti inferiori può comparire un sintomo piuttosto classico che viene indicato con il termine “claudicatio”: chi ne è affetto riesce a camminare per un po’ ma poi compare dolore muscolare che può interessare tutto l’arto o solo la gamba a seconda della sede delle ostruzioni arteriose. Dopo pochi minuti di riposo il dolore passa ma ricompare per una distanza più o meno simile a quella già percorsa. Questo sintomo può comparire dopo lunghi tratti che però tendono con il tempo a diventare sempre più brevi, fino a quando il dolore compare anche a riposo, nelle fasi più tardive della malattia.

Quali sono le cause?

La causa è nella maggior parte l’arteriosclerosi, una malattia come dicevamo caratterizzata dal deposito di materiali presenti nel sangue negli strati della parete delle arterie. È la stessa malattia che caratterizza le coronarie, le arterie del cuore, in chi soffre di angina o ha avuto un infarto oppure le arterie carotidi, che portano sangue al cervello, in molti casi di persone che hanno avuto un ictus.

Quando è necessario rivolgersi ad uno specialista?

Quando compaiono dolori agli arti inferiori, che possono avere diversa origine e quindi non solo vascolare, è opportuno rivolgersi al proprio medico che, con qualche domanda, potrà indirizzare il suo assistito allo specialista più adatto. Il proprio medico potrà valutare anche i fattori di rischio che ciascuno di noi può presentare: storia familiare, ipertensione, colesterolo, trigliceridi, glicemia, fumo sono elementi importanti nella prevenzione.

Meglio non sottovalutare i disturbi del cammino: dolori tipo crampo che compaiono durante l’attività fisica e tendono a ripresentarsi sempre dopo un certo intervallo di cammino o di attività non devono essere sottovalutati. In questi casi lo specialista saprà dare indicazione su eventuali esami di approfondimento e anche suggerire variazioni delle proprie abitudini per evitare peggioramenti.

È possibile prevenire l’arteriopatia?

È necessario modificare alcune abitudini nel proprio stile di vita: il fumo è estremamente dannoso per le arterie e la sua sospensione è parte della terapia ma ancor prima della prevenzione delle arteriopatie. Il controllo della pressione arteriosa quando è alta è un altro elemento di aiuto, così come i valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia, che vanno controllati per prima cosa con la dieta e poi eventualmente, su indicazione medica, con farmaci. Un aspetto di particolare importanza è l’abitudine al cammino: camminare è un esercizio semplice, facile da attuare eppure di grandissimo valore nella prevenzione ed è un elemento fondamentale anche nella terapia delle arteriopatie.

Specialista in Chirurgia Vascolare
Prof. Mariagrazia Bordoni
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Visita chirurgica vascolare

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