Disturbi dell’apprendimento: perché è importante la visita oculistica?

Nella valutazione e terapia di un paziente con disturbi dell’apprendimento (DSA), l’interazione tra neuropsicologia e oculistica è fondamentale. Presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola, è stata da tempo avviata la collaborazione tra la dott.ssa Marcella Mauro, psicologa dell’apprendimento e il dott. Lorenzo Fuscaldo, ortottista, presso la sezione oculistica diretta dal dottor Fabrizio Camesasca.

L’importanza della visita oculistica

Nella diagnosi di DSA la visita oculistica è importante per escludere problemi anatomici dell’apparato visivo (miopia, astigmatismo ipermetropia ecc.), e serve per valutare: la presenza di affaticamento oculare, una riduzione visuo-percettiva e visuo-spaziale, una errata localizzazione (salta un rigo o salta alcune lettere), lettura lenta, errori di discriminazione visiva.

Tutto ciò allo scopo di pianificare sedute di riabilitazione mirate a ridurre eventuali deficit dell’apparato visivo.

La valutazione oftalmologica consiste nel valutare accuratamente le varie componenti della visione:

  • Valutazione della capacità di lettura del testo continuo (ottotipo da vicino)
  • Senso cromatico e dei colori (tavole, Hishihara test)
  • Studio della motilità oculare che comprende i moventi saccadici, movimento di inseguimento lenti e convergenza (molto importanti nella lettura )
  • Fusione sensoriale (Lang test, TNO test)
  • Fusione motoria (con mire luminose e mire accomodative)
  • Convergenza e ampiezza accomodativa
  • Flessibiltà accomodativa (capacita di modificare il potere del cristallino più velocemente possibile)
  • Esame della relazione binoculare (coordinazione oculo-mano ed organizzazione spaziale)

La riabilitazione visiva nei pazienti affetti da DSA mira a ridurre la sintomatologia oculare che il paziente presenta, oltre che a migliorare le abilità visive della letto-scrittura.  

Dislessia e difficoltà visiva

“Pur apparendo semplice e spontanea, la lettura, in realtà, è un meccanismo perfetto, non ancora conosciuto del tutto. L’elaborazione del testo scritto comincia dall’occhio: la parola entra nella retina scomposta in una moltitudine di frammenti, il nostro sistema visivo deve inizialmente identificare i dettagli delle lettere, per poi ricostruirne la sequenza e riconoscerla.

Questo avviene grazie ai cosiddetti “rilevatori di lettere”, neuroni capaci di riconoscere l’identità delle lettere, anche dietro forme di superficie diverse (maiuscolo, minuscolo, corsivo, grande, piccolo).

Dopo di che, senza che ne siamo consapevoli, entra in scena l’elaborazione linguistica dell’informazione che permette di convertire la sequenza di lettere in suoni e di accedere al significato”, spiega la dott.ssa Marcella Mauro.

La dislessia è un disturbo che concerne la capacità di leggere e di scrivere in maniera corretta e fluente. Non è causata da deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici.

Le cause della dislessia rimangono un argomento ancora poco chiaro. Tuttavia, esistono numerose teorie, e tra queste, la più attendibile ritiene che la dislessia dipenda dall’anomala espressione di alcuni geni correlati al linguaggio e alla capacità di lettura.

La dislessia fa parte dei disturbi evolutivi specifici dell’apprendimento (DSA) e la sua principale caratteristica è la specificità: interessa un dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.

Nell’elenco dei disturbi specifici dell’apprendimento, oltre alla dislessia, figurano:

  • La disortografia, che è l’incapacità di tradurre correttamente il linguaggio parlato in linguaggio scritto
  • La disgrafia, che è la difficoltà di scrittura di lettere e numeri
  • La discalculia, che è la difficoltà di calcolo.

Possono essere presenti, in associazione, alterazioni oculari e difficoltà nelle abilità visive che aumentano l’affaticamento che vanno identificate prima della diagnosi o successivamente su indicazione dello specialista dell’apprendimento.

I segni della presenza di difficoltà visive possono essere:

·   Visione sfocata o sdoppiata

·   Perdita della riga

·   Difficoltà nel copiare tra il lontano ed il vicino

·   Problemi nell’affollamento di testo e capo inclinato durante la lettura o la scrittura

·   Rossore, bruciore oculare

·   Disturbi della percezione visiva

·   Difficoltà figura sfondo

·   Difficoltà visuo-percettive e visuo-spaziali.

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