La varicella in età adulta e in gravidanza: rischi e precauzioni

Ciclicamente (circa ogni quattro-cinque anni) si verifica puntualmente un aumento dei casi di varicella. Il virus, infatti, dopo un certo periodo di tempo, trova una nuova generazione di bambini non protetti, poiché non hanno ancora avuto la malattia, e così si diffonde, in particolar modo in primavera.

La varicella, generalmente, non crea particolari problemi ai piccoli; ma, se contratta in età adulta e, soprattutto, in gravidanza può comportare dei rischi.

Ce ne parla il dottor Maurizio Tommasini, Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale ed Epatologia dell’Istituto Clinico Humanitas.

Come si trasmette la varicella?

La varicella si trasmette per via aerea, cioè attraverso le goccioline di saliva. La sua diffusione è rapida e semplice, ed è quindi normale che chi non è protetto abbia molte probabilità di ammalarsi.

Quali sono i rischi legati alla malattia?

I bambini che non hanno problemi di salute e che vengono ben curati in genere non corrono particolari rischi se si ammalano di varicella. Qualche disagio in più, invece, può nascere negli adulti”, afferma Tommasini.

Quali conseguenze possono avere gli adulti che contraggono la varicella?

Fare la varicella in età adulta è molto fastidioso: vescicole, prurito, giorni di lavoro persi.

Inoltre, quando si guarisce (ma questo succede anche a chi ha fatto la varicella da piccolo), “il virus può restare nascosto in alcuni gangli nervosi ed essere causa dell’Herpes zoster, malattia molto più dolorosa e problematica (nota anche come Fuoco di sant’Antonio)”, spiega l’esperto.

È pericoloso prendere la varicella in gravidanza?

“Alla varicella devono prestare particolare attenzione le donne in gravidanza, perché il virus potrebbe danneggiare il feto. In questa condizione, visto che non ci si può vaccinare. “Il consiglio è quello di evitare il più possibile contatti con i bambini, che potrebbero trasmettere la malattia”, afferma il medico.

“Le donne che hanno avuto la varicella da bambina, anche se in forma lieve, sono protette. Nel dubbio è possibile fare un esame del sangue per verificare se hanno gli anticorpi”, precisa il dottore.

Si può ricorrere al vaccino contro la varicella?

Il vaccino anti varicella è costituito da virus vivi ma inoffensivi, in grado cioè di stimolare le difese dell’organismo ma non di procurare la malattia. “Esso è sicuro ed efficace, ma non adatto a tutti”, spiega lo specialista.

Per i bambini non è obbligatorio e non rientra tra le vaccinazioni consigliate, ma sicuramente riduce i focolai di infezione.

Negli adulti, ad eccezione dei malati di Aids, la vaccinazione può essere praticata solo in soggetti che abbiano un sistema immunitario competente. Può essere inutile e diventare pericolosa nelle persone immunocompromesse, per le quali al bisogno possono essere impiegate immunoglobuline specifiche o terapie antivirali.

“In ogni caso, per tutti resta valido il consiglio di non stare troppo a contatto con i piccoli malati di varicella”, conclude il dottor Tommasini.

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