L’intestino è il nostro secondo cervello?

Avete presente la sensazione di avere le farfalle nello stomaco al primo appuntamento? O di avvertire crampi prima di entrare a un colloquio di lavoro? Non è solo suggestione. Nel nostro stomaco avviene davvero qualcosa, esiste veramente una comunicazione tra il cervello e la pancia. In che modo?

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista presso il centro Humanitas Medical Care di Monza.

Intestino e cervello sono collegati?

È stato il dottor Micheal D. Gershon della Columbia University, a elaborare la teoria dei due cervelli (Il secondo cervello, 1998), secondo cui l’intestino è il secondo cervello, dove sono presenti oltre cento milioni di neuroni, che regolano stress, ansia e tensione.

Intestino come ‘spia’ di emozioni

“Basti pensare che l’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore”, scriveva Gershon.

L’intestino, infatti, sarebbe in grado di riprodurre emozioni in modo indipendente, rilasciando serotonina (il cosiddetto ormone della felicità) alla ricezione di stimoli legati a ciò che ingeriamo. Pensate solo a come ci sentiamo meglio dopo aver mangiato un pezzo di cioccolato, e così nel modo opposto (suscettibili per essere stati a digiuno), è in grado di riconoscere autonomamente, ciò che può farci star male. Basti pensare che se ingeriamo sostanze tossiche o irritanti, il nostro intestino reagisce buttandole fuori.

In che modo è possibile prendersi cura dell’intestino?

La teoria dei due cervelli pone attenzione sull’importanza della nutrizione e della cura dell’intestino per un benessere sia fisico che psicologico. Cibarsi in modo corretto, con nutrimenti genuini e gustosi, aiuta a star bene con se stessi e gli altri. Quali sono gli alimenti migliori? Quelli della dieta mediterranea.

La lista della spesa: cosa non deve mai mancare nel nostro carrello

  • Pasta e pane integrali
  • Riso nero, rosso o integrale
  • Frutta e verdura freschi e di stagione
  • Legumi
  • Latticini (formaggi, latte, kefir e yogurt)
  • Pesce azzurro e carne bianca
  • Uova
  • Olio di oliva di prima spremitura

Un menu per prendersi cura di se stessi

Colazione: Kefir con cereali integrali, mandorle

       1 frutto di stagione o un centrifugato di frutta e verdura di stagione

Spuntino: olio extravergine con pane integrale tostato

Pranzo: Si consiglia di mantenere a ogni pasto una fonte di carboidrati (pasta, riso o pane, farro, avena), insieme a verdura fresca

Spuntino: yogurt magro con le noci in alternativa un frutto

Cena: Alternare pesce (meglio se azzurro e ricco di omega 3, alla griglia o al forno) a carne bianca (meglio se cotti a vapore) o uova con contorno di verdure fresche.

Biologa Nutrizionista
Dr.ssa Elisabetta Macorsini

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Humanitas Medical Care
Monza
Via Sant'Andrea, 25, 20900 Monza, MB, Italia
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