Maturità, come affrontare la notte prima degli esami?

La scuola è terminata e per tanti sta per cominciare la maturità, con tutta l’ansia anticipatoria che questo appuntamento così importante può comportare, a cominciare dal trascorrere la notte prima dell’esame in “bianco”.

Cosa possiamo fare per evitare di non chiudere occhio? Esistono delle strategie che ci possono aiutare?

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elisa Morrone, psicologa e psicoterapeuta presso i centri Humanitas Medical Care di Domodossola e De Angeli a Milano, e specialista in disturbi del sonno del centro Psico Medical Care di Humanitas, che ci ha dato alcuni brevi consigli per prepararci a dormire bene.

Quanto è importante dormire bene?

Un terzo della nostra vita la trascorriamo dormendo, questo perché il sonno è fondamentale per il nostro organismo. Durante il sonno il nostro corpo recupera la stanchezza accumulata durante il giorno, il nostro cervello si riposa, i processi di memoria si attivano e memorizzano ciò che per noi è fondamentale, cestinando tutto ciò che non lo è.

Come prepararsi per affrontare al meglio la notte prima dell’esame di maturità?

Se vogliamo evitare di passare la notte in bianco – a causa, per esempio, dell’ansia e dell’angoscia di non esser abbastanza preparati, o di essere bocciati – possiamo iniziare a prepararci fin da ora e iniziare ad organizzare le nostre giornate e il nostro studio in maniera strutturata:

·  Facciamo un programma di studio giornaliero che non deve essere rigido e crearci agitazione. Se un giorno non riusciamo a terminarlo non prendiamola male, è solo una guida nella preparazione.

·  Rispettiamo i nostri tempi di apprendimento e attenzione: in media l’attenzione diminuisce dopo 20-40 minuti; quindi, facciamo spesso delle pause mentre studiamo (brevi ma frequenti).

·  Se ci rendiamo conto che in un determinato momento della giornata facciamo più fatica a memorizzare qualcosa, chiudiamo tutto e dedichiamoci ad un’altra attività, come correre, ascoltare musica, cantare a squarciagola, o vedere degli amici; insomma, “stacchiamo la spina” e rilassiamoci.

  • Impariamo a riconoscere il nostro Cronotipo. Ognuno di noi, durante il giorno, ha dei momenti in cui è più attivo e più sveglio, in cui il cervello funziona in modo più veloce e immediato: si chiama Cronotipo. Le allodole, per esempio, sono più attive al mattino: si svegliano presto ma nel tardo pomeriggio (dalle 18 circa) fanno più fatica a restare concentrate; mentre i gufi sono più attivi il tardo pomeriggio (in media dalle 18 in poi), preferendo dormire al mattino e andare a letto più tardi la sera.

Riconosciamo il nostro cronotipo e assecondiamolo, scegliamo di studiare le materie più impegnative nella parte della giornata in cui il nostro cervello è fisiologicamente più attivo: l’apprendimento sarà immediato e la sensazione soggettiva sarà di benessere e non frustrazione per la troppa fatica.

·   Impariamo ad avere sin da ora degli orari il più possibile stabili per l’addormentamento e il risveglio.

·   Prima di andare a letto beviamo una tazza di latte tiepido (visto le alte temperature), con un cucchiaino di miele: favorirà il sonno e rinforzerà il suo condizionamento.

·   Evitiamo di assumere troppi caffè o sostanze eccitanti durante il giorno per cercare di stare più attenti: i risultati degli studi scientifici sono discordanti sugli effetti che queste sostanze hanno sull’apprendimento. Ricordiamoci che il caffè inizia a funzionare dopo circa un’ora dalla sua assunzione.

·   Prendiamoci del tempo alla sera per rilassarci: leggiamo un libro, ascoltiamo musica, chiacchieriamo con un un amico/a, e ricordiamoci che il nostro cervello è come un computer: ha bisogno di tempo per spegnersi, specialmente se ci sono più finestre aperte, proprio come accade per lo schermo di un pc.

·   Durante il giorno condividiamo i nostri pensieri e le nostre ansie per l’esame: ci aiuterà a viverle meglio.

·   La sera compiliamo un diario o una lista delle cose che abbiamo fatto durante il giorno e di quelle che dovremmo fare il giorno dopo, poi chiudiamo la giornata, immaginando un vero e proprio STOP del pensiero.

·   Se a letto facciamo fatica ad addormentarsi o a riaddormentarci dopo un risveglio, pensiamo a ciò che ci fa venire in mente la parola RELAX: una spiaggia, il camino acceso, degli amici, etc.

·   Impariamo a crearci la nostra idea di relax usando i 5 sensi, per esempio: sono in spiaggia, sento il profumo e il rumore delle onde del mare (odore e udito), il gusto del mio aperitivo, la sabbia sotto i piedi (tatto), l’immagine dell’orizzonte (vista).  Impariamo a descriverla come se fosse una vera e propria cartolina da recuperare di notte o nei momenti in cui ci si sente particolarmente agitati: ci aiuterà a viaggiare con la mente e allontanare i nostri pensieri attivanti e angoscianti.

·   Rispettiamo il nostro fabbisogno di sonno: se ci rendiamo conto che durante il giorno siamo stanchi e assonnati, significa che stiamo dormendo poco di notte.

·   Anche la sera prima dell’esame andiamo a letto alla stessa ora dopo aver praticato un po’ di rilassamento: respirazione profonda mentre pensiamo alla nostra immagine di relax.

·   E infine, ricordiamoci che anche se la notte prima della maturità dovessimo dormire poco, il nostro cervello al mattino è comunque in grado di sostenere l’esame e mantenere l’attenzione alta per permetterci di dare il meglio di noi.

Buona notte a tutti e bocca lupo, che sia per tutti un inizio di una nuova avventura!

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