Psicologo, psicoterapeuta, psichiatra e neurologo: quali le differenze?

La scelta tra psicologo, psicoterapeura, psichiatra e neurologo talvolta può apparire confusa. Prima di scegliere il professionista a cui decidere di affidarsi è bene capire le differenze di ruoli, ambiti e legislazione di queste professioni.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Pamela Franchi, psicologa di Humanitas PsicoCare.

Di cosa si occupa lo psicologo clinico?

Il compito dello psicologo clinico è quello di diagnosticare e valutare le problematiche psicologiche del paziente, ma può anche occuparsi di psicoterapia e attività di counseling, sostegno, prevenzione e riabilitazione.

Può lavorare in qualsiasi struttura a seconda della sua specializzazione: negli studi privati come libero professionista, nei Servizi pubblici, negli Ospedali, nei consultori, nei Servizi per l’infanzia e adolescenza, nelle comunità terapeutiche, nelle residenze per anziani, nelle scuole, etc. 

Lo psicologo clinico si differenzia dallo psicoterapeuta a orientamento Junghiano che invece basa il suo operato sulle teorizzazioni di Jung e presuppone l’esistenza dell’inconscio. La terapia junghiana è una teoria psicologica e un metodo di indagine del profondo, dove viene considerato l’intero funzionamento psichico in relazione alla storia dell’individuo – del suo Sè – mettendolo davanti al suo passato, presente e futuro. 

Lo psicologo clinico non va confuso con il Mental coach che, al contrario, è un professionista non iscritto a un ordine professionale riconosciuto, ma una sorta di  “allenatore della mente” che cerca di aiutare il paziente a trovare le capacità interiori, che non sono ancora affiorate o a sostenere il paziente nel raggiungimento degli obiettivi desiderati.

Uno psicologo può rompere il segreto professionale?

Secondo il codice deontologico degli psicologi art.11-12-13, lo psicologo deve attenersi a determinati principi che riassumiamo di seguito:

Articolo 11. “Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale”. Pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate, a meno che non ricorrano le ipotesi previste dagli articoli seguenti.

Articolo 12. Lo psicologo si astiene dal rendere testimonianza su fatti di cui è venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto professionale. Lo psicologo può derogare all’obbligo di mantenere il segreto professionale, anche in caso di testimonianza, esclusivamente in presenza di valido e dimostrabile consenso del destinatario della sua prestazione. Valuta, comunque, l’opportunità di fare uso di tale consenso, considerando preminente la tutela psicologica dello stesso.

Articolo 13. Nel caso di obbligo di referto o di obbligo di denuncia, lo psicologo limita allo stretto necessario il riferimento di quanto appreso in ragione del proprio rapporto professionale, ai fini della tutela psicologica del soggetto. Negli altri casi, valuta con attenzione la necessità di derogare totalmente o parzialmente alla propria doverosa riservatezza, qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del soggetto e/o di terzi.

Chi è lo psicoterapeuta e di cosa si occupa?

Lo psicoterapeuta è un medico o uno psicologo che ha frequentato una scuola di specializzazione della durata di almeno quattro anni. Lo psicoterapeuta utilizza la psicoterapia: strumento clinico che consente di trattare, attraverso strumenti non farmacologici, i disturbi psicopatologici

L’intervento dello psicoterapeuta – come per la psichiatria ha l’obiettivo di ridurre la sofferenza del paziente agendo sui suoi meccanismi psichici e comportamentali che si trovano alla base di un determinato problema. Psichiatra e psicoterapeuta lavorano sul disagio psichico, ciascuno con le proprie competenze. In un’ottica di integrazione mente e corpo, spesso in stretta collaborazione, occupandosi di ristabilire l’equilibrio fisiologico, l’altro di ristabilire l’equilibrio psicologico.

Chi è lo psichiatra e di cosa si occupa?

Lo psichiatra è un laureato in medicina con specializzazione in psichiatria, in grado di porre diagnosi riguardo a tutti i disturbi psicopatologici. Come medico può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci, richiedere e valutare esami clinici. Valuta la sintomatologia e il decorso clinico e propone una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico.

La psichiatria, più in generale, si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici. 

Quando è necessario chiedere aiuto a uno psichiatra?

“Quando un disturbo psichico influisce negativamente sul funzionamento della persona”, risponde la dott.ssa Franchi, “per esempio a livello relazionale, sociale o lavorativo. L’impostazione di un trattamento farmacologico può essere infatti molto utile sia per alleviare il grado di sofferenza, che per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per il lavoro psicoterapeutico”.

Chi mi può aiutare tra psicologo, psichiatra o psicoterapeuta?

“In presenza di un disagio soggettivo che non comporta una vera e propria sintomatologia, può essere utile rivolgersi inizialmente allo psicologo con cui valutare la natura della problematica presentata”, continua la dott.ssa Franchi. “Potremo così trovare preziose indicazioni sull’opportunità o meno di una consulenza psicologica, di una vera e propria psicoterapia e/o di una consulenza psichiatrica. Queste ultime due si richiedono qualora il disagio si configuri come un disturbo psichico diagnosticabile, con sintomi più o meno severi”.

Chi è il neurologo?

Il neurologo è un medico laureato in medicina, con specializzazione in neurologia. Si occupa di malattie cerebrali, patologie legate quindi al cervello – che come organo si può ammalare – e non alla psiche. Tra le malattie più diffuse ci sono i casi di SLA, di Alzheimer, di ictus o di Parkinson. 

“Nei disturbi psichici”, conclude la dott.ssa Franchi, “l’organo cervello funziona bene, ma la persona soffre e ha dei sintomi di origine mentale”. Cervello e psiche sono due cose diverse: la psiche si basa sul cervello ma è molto più vasta e comprende la personalità e tutto ciò che ha a che fare con l’essere se stessi.

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