Stenosi carotidea: come è possibile prevenire l’ictus?

La stenosi carotidea è una patologia che causa una diminuzione dell’afflusso del sangue al cervello, dovuta a un restringimento della carotide. È una condizione che può portare il paziente ad andare incontro a patologie cerebrali importanti: una diagnosi precoce permette di diagnosticare il problema evitando l’insorgenza di patologie come l’ictus cerebrale.

Ne abbiamo parlato con il dott. Giorgio Luca Poletto, chirurgo vascolare presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Premuda e l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Stenosi carotidea: chi sono i soggetti a rischio?

Consideriamo soggetti a rischio i pazienti ultrasessantenni, che riconoscano fattori di rischio vascolare, i più comuni dei quali sono: ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete mellito, familiarità per eventi ischemici, obesità, sesso maschile e fumo. 

Quali sono le cause della stenosi carotidea?

La stenosi carotidea è determinata dalla comparsa, nell’ambito della parete del vaso, di placche aterosclerotiche, ossia degli aggregati di calcio, colesterolo, fibromiocellule disordinate e cellule infiammatorie, che progressivamente crescono sino a occupare l’intero lume dell’arteria.

Quali sono i sintomi della stenosi carotidea?

Se una porzione della placca aterosclerotica si rompe, i suoi frammenti seguono il torrente ematico e determinano un’embolizzazione con conseguente occlusione di un vaso cerebrale. Il risultato di questo processo è la comparsa di un infarto cerebrale, la cui espressione clinica può essere un TIA (attacco ischemico transitorio), che si manifesta con sintomi neurologici acuti che regrediscono nel giro di pochi minuti o di qualche ora, oppure un vero e proprio ictus. Gli stessi fenomeni possono anche essere conseguenza dell’ostruzione acuta completa della carotide, che può presentarsi in seguito alla progressiva crescita della placca.

Tuttavia, oltre il 90% dei pazienti risulta asintomatico al momento della diagnosi, consentendoci di porre rimedio prima che si manifestino danni al cervello. 

Come è possibile prevenire l’ictus?

Possiamo prevenire l’ictus ischemico correggendo tutti i fattori di rischio modificabili (fumo, ipertensione, dislipidemia, diabete ecc.), e sottoponendoci, soprattutto se siamo soggetti a rischio, a un esame Ecocolor doppler dei tronchi sovra-aortico (ECD TSA), che permette, in maniera rapida, non invasiva e senza utilizzo di mezzo di contrasto, di visualizzare con estrema precisione anche le placche più piccole, rendendo possibile il loro monitoraggio nel tempo o la loro correzione nei casi più gravi. 

Come è possibile curare la stenosi carotidea?

Quando l’esame Ecocolor Doppler evidenzia una placca critica o a rischio, anche nel paziente asintomatico, si rende necessario un intervento chirurgico di tromboendoarteriectomia (TEA) carotidea o di PTA/stenting carotideo.

Sono entrambi interventi chirurgici generalmente svolti in anestesia locale che prevedono un breve ricovero ospedaliero e che consentono di risolvere in modo efficace e duraturo la patologia, minimizzando pertanto il rischio di ictus. La scelta del miglior trattamento dipende da molti fattori, e viene determinata volta per volta sulla scorta delle caratteristiche del paziente e delle sue preferenze.  

Specialista in Chirurgia Vascolare
Dott. Giorgio Luca Poletto
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Visita chirurgica vascolare

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