Che cos’è la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
La visita oculistica di valutazione per chirurgia refrattiva è un passaggio essenziale per chi desidera correggere difetti visivi come miopia, astigmatismo o ipermetropia con un intervento laser. Questi difetti visivi sono molto comuni e rendono difficile la corretta messa a fuoco, rendendo necessario l’uso di occhiali o lenti a contatto.
La visita permette allo specialista di valutare lo stato di salute degli occhi e di stabilire l’eventuale idoneità all’operazione. L’intervento agisce rimodellando la cornea e può avvalersi di diverse tecnologie laser che vengono scelte in base alla tipologia e gravità del difetto refrattivo da correggere.
A cosa serve la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
Lo scopo principale di questa visita è determinare l’idoneità del paziente all’intervento di chirurgia refrattiva laser. Non tutti i pazienti, infatti, possono essere operati. I requisiti fondamentali includono la stabilità del difetto visivo da almeno un anno e il raggiungimento della maggiore età.
Al fine di accertare l’idoneità, lo specialista eseguirà una visita approfondita e una serie di esami specifici. In caso di elementi di dubbio, il paziente può essere monitorato per un periodo da 1 a 3 anni per valutare l’evoluzione di determinati parametri corneali.
Come prepararsi alla visita oculistica per chirurgia refrattiva?
Un passaggio cruciale per ottenere risultati precisi riguarda la sospensione delle lenti a contatto (se utilizzate). Infatti, le lenti a contatto alterano temporaneamente la forma della cornea. I tempi di sospensione variano a seconda del tipo di lente:
- Lenti a contatto morbide: sospensione almeno 7 giorni prima della visita.
- Lenti a contatto rigide o semirigide: sospensione da 15 a 30 giorni prima della visita.
Il paziente deve portare con sé gli occhiali attuali, la confezione delle lenti a contatto usate abitualmente ed eventuali referti o documentazioni relative a visite o esami oculistici precedenti.
Durante la visita viene dilatata la pupilla con specifici colliri cicloplegici. Questo renderà la vista sfocata e aumenterà la sensibilità alla luce, per cui è consigliabile farsi accompagnare e non mettersi alla guida dopo la visita. Portare un paio di occhiali da sole può essere utile.
Chi può effettuare la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
La valutazione è indicata per coloro che presentano difetti refrattivi (es. miopia, astigmatismo, ipermetropia) e desiderano correggerli definitivamente con un intervento laser. Si rivolge a persone sane che utilizzano regolarmente occhiali o lenti a contatto e che aspirano a rendersene indipendenti per migliorare la propria qualità di vita.
Come si svolge la visita oculistica per chirurgia refrattiva?
La visita inizia con l’anamnesi, in cui il medico oculista raccoglie informazioni sulla storia clinica e familiare del paziente, in particolare i sintomi visivi, la presenza di familiarità per condizioni oculari rilevanti e di eventuali patologie oculari già diagnosticate.
Successivamente si procede con una serie di esami per valutare se le condizioni necessarie per l’intervento siano presenti.
- Refrattometria e misurazione dell’acuità visiva: per stabilire il potenziale visivo.
- Topografia e tomografia corneale: mappano la curvatura e analizzano la struttura della cornea per verificarne la regolarità e lo spessore.
- Aberrometria: esame di precisione che individua le alterazioni ottiche specifiche dell’occhio.
- Pupillometria: misura il diametro della pupilla in diverse condizioni di luce per stabilire l’area da trattare con il laser.
- Test di Schirmer: misura la secrezione lacrimale.
- Conta endoteliale: esamina lo stato cellulare dello strato più interno della cornea.
- Pachimetria: misura lo spessore della cornea.
- Tonometria: misura la pressione intraoculare.
- Esame della refrazione in cicloplegia: tramite colliri specifici, per rilassare completamente il muscolo ciliare e misurare con precisione l’entità del vizio refrattivo da correggere.
Vengono anche valutate la mobilità dei bulbi oculari e le condizioni del cristallino, della retina e del nervo ottico. A discrezione dello specialista, possono essere richiesti ulteriori test, come l’esame ortottico-strabologico per valutare la coordinazione dei movimenti oculari, oppure l’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) per studiare la retina o la testa del nervo ottico dal punto di vista microscopico.
La visita oculistica per chirurgia refrattiva serve a valutare l’idoneità all’intervento laser per correggere difetti visivi quali miopia, astigmatismo o ipermetropia.