L’avocado per combattere la sindrome metabolica

Lo sapevate che mangiare regolarmente avocado potrebbe aiutare a contrastare la sindrome metabolica, in particolare il livello di grassi nel sangue?

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Studi recenti

La sindrome metabolica consiste in un insieme di alterazioni metaboliche che aumentano il rischio cardiovascolare e metabolico come iperglicemia, ipertensione, livelli eccessivi di colesterolo e trigliceridi, obesità.

Secondo alcuni studi, l’avocado ha un effetto benefico su questi fattori.

Si sono registrate variazioni positive per esempio del livello di colesterolo “buono. Altre ricerche hanno documentato effetti antipertensivi, antiaterosclerotici e antitrombotici, tutti elementi cardioprotettivi.

I nutrienti dell’avocado

Uno studio pubblicato su Phytotherapy Research ha analizzato i benefici dell’utilizzo di tutte le parti dell’avocado, dalla buccia alla polpa all’estratto, dimostrando come l’impiego dell’avocado quale supplemento per integrare il trattamento delle sindromi metaboliche.

L’avocado è fonte di carotenoidi, minerali, fenoli, vitamine A, gruppo B, C ed E e grassi “buoni”. Gli effetti positivi del suo consumo sono attribuibili a questi micronutrienti. L’elevato contenuto di fitosteroli permette una riduzione della glicemia poiché inibiscono gli enzimi deputati alla digestione dell’amido.

Effetti benefici sull’intestino

Anche l’intestino è avvantaggiato dal consumo di avocado. L’avocado, infatti, è molto ricco di fibre che quindi facilitano il transito. Inoltre contiene oli. Fungono quindi da blandi lassativi cosiddetti emollienti.

È sempre comunque buona norma esagerare con il consumo di avocado né vederlo come un alimento miracoloso. Il suo consumo deve rientrare in uno stile di vita corretto, ovvero dieta mediterranea e attività fisica.

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